| I’m Ichigo
- Ichigo!! -
Una voce alle mie spalle mi chiama, con forza, ma non la sento, o anzi, cerco di non sentirla ma in realtà riecheggia nella mia mente, e subito un pensiero mi sfiora.
“Ogni mattina la stessa storia, cosa vuole quella scocciatrice”, ma lo penso solamente, non oso dirlo, perché dovrei ferirla inutilmente? Che gusto ci sarebbe?
-Piangerebbe- Ah maledetta vocina, sei come un diavolo che nella mia testa è sempre lì pronto a punzecchiarmi, a tentarmi di fare ciò che non devo.
- Ichigo? -
Mi è arrivata a pochi passi, non posso più ignorarla, sbuffo senza farmi notare e con un falso sorriso mi volto!
- Natsumi…Dimmi -
Dico con non troppo entusiasmo, ma con una finta gentilezza che a quanto pare, basta per ingannarla.
Volevo sapere se anche oggi mi puoi passare i compiti?!
Mi chiede mentre comincia a giocare con una ciocca di capelli come fosse una bambina, non mi guarda e posso finalmente smettere di sorridere, le dico un si distratto, e per fortuna, questo basta a levarmela dai piedi, mentre ricomincio a camminare verso la scuola, la sento urlare di gioia rispondendomi con un enfatico Grazie.
Ogni giorno è la Stessa Storia, ogni giorno sono costretta a stare tra persone che non sopporto, ragazzini urlanti delle superiori che in realtà hanno il quoziente intellettivo di bimbi dell’elementari, non mi reputo un genio, ma penso di essere sicuramente superiore. E’ Vero! Sono superba, dannatamente presuntuosa, ma almeno nei miei pensieri, me lo posso concedere.
Ed eccomi qui, che alle 8 meno 5 esatte del mattino, varco la soglia dei cancelli di questo istituto. Un vecchio palazzo completamente bianco, le finestre che rispecchiano i raggi del sole sorto da non troppo tempo, il nero cancello, un po’ arrugginito, che rappresenta le sbarre della nostra prigione, anzi, della MIA prigione. Si! Perché io posso parlare per me stessa, mica per gli altri.
Ed eccomi qui, Ichigo Momomya, 16 Anni. Tutti direbbero, Allegra, Solare, Gentile, Premurosa, Disponibile. Stupidi! Io Sono Cattiva, Prepotente, Sadica, Superba e chi più ne ha più ne metta. Solo che, Non mi mostro per quella che sono. Devo essere Gentile, Devo essere Dolce, Devo Devo Devo. Non ho scelta, è un imposizione, è la regola è la Vita. Non chiedetemi il perché, non lo so, che volete che ne sappia una sedicenne?! Però è così!
Cammino per il cortile mentre il suono assordante della Campanella mi intontisce ancora di più, sbuffo, stavolta sonoramente, le urla dei ragazzi nel cortile mi danno sui nervi, io amo il silenzio, non sopporto, anzi Odio il rumore, così’, indifferente, cammino per il cortile, sorridendo ancor falsa a coloro che mi salutano, mentre “finalmente” varco la soglia della mia prigione. Varco la soglia di quello che sarà lo scenario della mia Vita, varco la soglia di quello che Sarà lo Scenario della Mia Morte.
Contraddittorio è Vero! Ma non per questo Impossibile. Una cosa di questa vita che tanto “mi piace” l’ho capita…Nulla è Impossibile.
Ma non è l’unica cosa che so, e quindi sussurrò tranquilla, tra le mie labbra rosee modellate in un ghigno che pochi conoscono e pochi conosceranno, poche parole che mi rilassano, un pensiero che da sempre amo, un pensiero che da sempre mi regala la pace che tanto bramo.
Il Tutto è Il Nulla…Il Nulla è il Tutto. Tutto e’ Impossibile…Nulla lo è.
Continua...
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